sabato 22 febbraio 2014

La rosa si mostra (in biblioteca)


Se settimana prossima vi trovate a passare in zona Lambrate a Milano, fate un salto alla Biblioteca di via Valvassori Peroni. E' una bella struttura luminosa e molto frequentanta dagli studenti di Città Studi, con un buon catalogo di libri e film e un ottimo spazio dedicato ai bambini. 
Se salite al primo piano troverete alcuni quadri come questo: 



mercoledì 12 febbraio 2014

Giornata internazionale contro l'uso dei bambini soldato



Oggi è la giornata internazionale contro l'uso dei bambini soldato. Come segnala Leila Zerrougui, rappresentante speciale per il Segretario generale delle Nazioni Unite per la protezione dei bambini nei conflitti armati, oggi i fronti caldi dove il problema del reclutamento di minori per usi militari è più forte sono le zone dove le crisi umanitarie sono più gravi a causa di guerre endemiche e sanguinarie: Siria, Repubbblica Centroafricana, Sud Sudan.
Anche in Italia si è finalmente ripreso a parlare del fenomeno, grazie anche al rinnovato impegno della Coalizione italiana Stop all'uso dei bambini soldato, formata da associazioni e ONG - tra le quali COOPI che ha collaborato al nostro libro - impegnate sul campo in diverse zone del mondo e che lavorano in sinergia per aumentare la cosapevolezza pubblica nel nostro paese.

lunedì 3 febbraio 2014

Sulla giornata della memoria



Innescate dal pamphlet di Elena Loewenthal "Contro il giorno della memoria" (qui una recensione di David Bidussa), quest'anno la ricorrenza del 27 gennaio è stata al centro di discussioni. Portando diverse argomentazioni (qui un repertorio delle posizioni), voci autorevoli hanno invitato a ripensare questa giornata, ormai entrata nel calendario pubblico e nelle routines programmatorie di diverse agenzie di socializzazione (scuole, biblioteche, mass media...).
L'invito è di uscire dalle gabbie di una celebrazione rituale, che finisce per perpetrare un'immagine del passato oleografica, che  non chiama in causa il presente e svolge una funzione tutto sommato consolatoria. Del resto già Primo Levi nella prefazione a "I sommersi e i salvati" scriveva:
"Non è detto che le cerimonie e le celebrazioni, i monumenti e le bandiere, siano sempre e dappertutto da deplorare. Una certa dose di retorica è forse indispensabile affinchè il ricordo duri. Che i sepolcri, "l'urne de' forti", accendano gli animi a egregie cose, o almeno conservino memoria delle imprese compiute, era vero ai tempi di Foscolo ed è vero ancor oggi; ma bisogna stare in guardia dalle semplificazioni eccessive."