la rosa sepolta

“Dichiarare, seppure in modo solenne, la fine di una guerra, è cosa diversa da vivere in pace.”

La rosa sepolta – il titolo è ispirato ad una poesia di Franco Fortini del 1946 – è una storia a fumetti scritta e disegnata da Barbara Borlini e Francesco Memo e in uscita a settembre 2013 per i tipi di Hazard Edizioni.
 
Un Paese immaginario è appena uscito da una guerra lunga e sanguinosa, nel corso della quale eserciti e milizie irregolari hanno addestrato bande di bambini soldato – vittime di un sistema di violenza e ferocia che ha fatto di loro dei “piccoli diavoli” – a compiere truci e crudeli azioni in seno alla popolazione civile per diffondervi il terrore. Uno di loro, Sergio, ormai senza casa e senza famiglia, vaga per il Paese in una sorta di solitaria fuga dall’atrocità, e sembra trovare pace in un piccolo centro di montagna, dove la giovane proprietaria di una fornace, Angela, che è mossa da una caparbio desiderio di riscatto e giustizia dagli orrori della guerra, gli offre un lavoro. Tra i due si stabilisce a poco a poco un rapporto di reciproca attrazione e ammirazione, ma nelle ambiguità della ricostruzione post-bellica – fra traffici d’armi, ex miliziani a piede libero e vecchi e nuovi profittatori – il passato torna a bussare con forza alla porta, e Sergio dovrà intraprendere un percorso doloroso e fare i conti con le responsabilità del passato. 

Il volume è corredato dal dossier Ancora troppi bambini soldato nel mondo, a cura dell’ONG COOPI - Cooperazione Internazionale, un’organizzazione umanitaria italiana, laica e indipendente, attiva nella Repubblica Centro Africana in progetti di reinserimento di ex bambini soldato.





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