lunedì 1 luglio 2013

War is a war is a war is a war

La storia che andiamo raccontando si snoda nel difficile contesto di un paese immaginario appena uscito da una guerra lunga e sanguinosa. Durante questo conflitto, la distinzione tra civili e militari, tra il fronte dei combattimenti e quello che un tempo si chiamava fronte interno, risultava del tutto labile. Tanto è vero che non ci si è fatto scrupolo di arruolare anche i bambini, trasformandoli in "piccoli diavoli" pronti a compiere azioni efferate in seno alla popolazione civile. Dichiarare la fine di una guerra non significa però poter riprendere a vivere in pace, come se nulla fosse successo.